Invocazione alla guida

Osserviamo un poco da vicino questi uomini che oggi vanno affannosamente in cerca di una guida spirituale e l’attendono nell’intimo del loro cuore. Secondo la loro opinione, essi posseggono già per conto loro una solida preparazione spirituale per riconoscere e per capire la sua parola!

Un esame sereno rivela molte discrepanze. La missione del Cristo, per esempio, ha prodotto in molti uomini un effetto singolare. Se ne sono fatti un’immagine errata. I motivi, come tante volte succede, sono l’egocentrismo e la presunzione.

Invece del religioso timore di un tempo, invece di riconoscere l’abisso naturale che con netti limiti separa l’uomo dal suo Dio, ecco molti comportarsi come mendicanti gemebondi, che non fanno altro che chiedere senza dare nulla in cambio. «Prega», è la parola che accettano volentieri; ma quello che segue, «e lavora» (e precisamente «lavora in te stesso»), è un principio che non si vuole ascoltare.

Oppure viceversa: si credono abbastanza indipendenti e liberi da poter fare tutto da sé e diventare così, magari con un po’ di fatica, perfino divini.

E ci sono anche quelli che pretendono e che si aspettano incessantemente che Dio gli corra dietro; se ha inviato in terra il Suo Figliolo, non ha dimostrato di aver speranza che l’umanità si accosti a Lui? Che ne ha quasi bisogno?

Ovunque si guardi, non si trova che presunzione, nessun’umiltà. Manca l’esatta valutazione di ciò che si è.

Prima di tutto è necessario che l’uomo scenda dal suo piedistallo fittizio per poter essere autenticamente uomo e per cominciare, come tale, la sua ascesa.

È come se oggi l’uomo, gonfio di orgoglio spirituale, fosse su un albero ai piedi del monte, evitando così di tenere i piedi ben fermi a terra: egli non potrà mai salire la montagna senza prima calarsi o cadere dall’albero.

Nel frattempo, coloro che hanno proseguito per la loro via, tranquilli e giudiziosi, e che sono scesi dal suo albero (ed egli li ha guardati con superbia), saranno probabilmente giunti alla cima.

Ma ci sono avvenimenti che vengono in aiuto dell’uomo: l’albero tra poco tempo cadrà e l’uomo nutrirà forse allora pensieri migliori, quando cadrà da quell’oscillante altezza sul suolo duro. Sarà per lui un momento cruciale, in cui non ci sarà un minuto da perdere.

Oggi molte persone immaginano che questa «noncuranza», che è durata millenni, continuerà per sempre. Se ne stanno seduti placidamente nelle loro poltrone in attesa di una Guida possente.

E quale Guida si immaginano? C’è davvero da avere pietà per loro.

Innanzitutto si aspettano da Lui (o per meglio dire, pretendono) che doni a ciascuno di loro l’ascesa verso la Luce; che Egli, il Salvatore, faccia il possibile per gettare ponti sul cammino della Verità ad uso dei seguaci di tutte le confessioni; che sempre Lui lo renda così facile e comprensibile affinché tutti lo possano accettare senza sforzo; che le Sue parole siano scelte così bene da poter convincere senz’altro piccoli e grandi di tutte le condizioni.

Se l’uomo deve ingegnarsi a riflettere per conto proprio, la Guida non è più una vera Guida. Se la Sua missione è quella di guidare e di indicare la via giusta con la Sua parola, bisognerà pure che si occupi degli uomini; persuadere, salvare ognuno di loro, è compito Suo! Il Cristo per questo ha dato la vita.

Quelli che oggi pensano così (essi sono molti) non si devono disturbare. Somigliano alle «vergini folli», e vanno incontro a un «è troppo tardi»!

La Guida certamente non li desterà e li lascerà dormire tranquillamente, finché la porta sarà per loro chiusa e non potranno trovare l’ingresso del Regno della Luce, perché non avranno potuto liberarsi in tempo dalla regione della materia, la cui via d’uscita era stata indicata loro dalla parola della Guida.

Davvero l’uomo non è così prezioso come si immaginava. Dio non ha bisogno di lui, ma lui ha bisogno del suo Dio!

Siccome l’umanità, con il suo cosiddetto progresso, oggi non sa più quello che vuole, sarà costretta finalmente a imparare quello che si merita!

Questo genere di uomini passerà, indagando e criticando superbamente, come già al suo tempo tanti altri passarono accanto a Colui la cui venuta era stata accuratamente preannunciata dalle profezie.

Com’è possibile concepire a questo modo una Guida spirituale?

Egli non farà alcuna concessione all’umanità, neppure la più piccola, anzi se qualcuno si aspetterà qualcosa in dono da Lui, Egli pretenderà a sua volta qualcosa!

Tuttavia chi è capace di pensare razionalmente, riconoscerà presto che proprio in quest’esigenza severa e spregiudicata di una meditazione accurata è racchiuso quanto c’è di più utile alla salvezza di quest’umanità, già così impantanata nella pigrizia dello spirito! Pretendendo appunto ardore di spirito, volontà sincera e impegno, elementi utili alla comprensione della sua parola, la Guida cerne fin da subito il grano dall’olio. C’è in questo un automatismo, come nelle Leggi divine. Anche in questo, l’uomo avrà esattamente quello che ha veramente voluto.

Esiste poi anche un genere di persone che si ritengono particolarmente attive!

Queste, naturalmente, si sono forgiate un’immagine della Guida del tutto diversa, come si può leggere nelle loro pubblicazioni. Un’immagine non meno grottesca: essi attendono un acrobata dello spirito!

Migliaia di persone affermano già che il dono della chiaroveggenza, di una sensibilità paranormale ecc. rappresenta un grande passo in avanti. In realtà, questo non è vero. Simili facoltà, acquisite, insegnate o anche innate, non consentono mai di superare la relegazione della terra. Operano unicamente nelle sfere inferiori, e non possono mai aspirare a un livello più alto; il loro valore è dunque assai modesto.

Possiamo però presumere che un mezzo come questo contribuisca all’ascesa dell’umanità, se rivela cose che appartengono alla materia eterea del suo stesso livello, o se insegna a vederle e a udirle?

Tutto questo non ha a che fare con un’autentica elevazione dello spirito. Tanto meno ha uno scopo per gli avvenimenti di questa terra. Sono giochi di prestigio dello spirito, nulla più, interessanti per qualcuno, ma del tutto privi di valore per la comunità degli uomini!

Che tutte queste persone desiderino una Guida fatta a loro immagine e somiglianza (la quale, tutto sommato, saprebbe far meglio di loro), si può facilmente capire.

Vi è poi un grande numero di persone che si spingono molto più in là, fino a superare i confini del ridicolo, e che tuttavia prendono la cosa molto sul serio.

Riconoscono la loro Guida da una qualità fondamentale, per esempio da quella di non prendere infreddature! Chi ne ha presa una, è già squalificato; non corrisponde più al loro concetto di Guida perfetta. Prima di tutto è necessario che la spiritualità dei forti li sollevi molto al di sopra di queste miserie sulla terra.

Tutto questo può suonare forse un po’ esagerato e ridicolo; eppure risulta dalla realtà stessa, e nel suo significato non è che la debole ripetizione di un’antica esclamazione: «Se sei il Figlio di Dio, aiuta te stesso e scendi dalla croce.» Anche oggi risuonano queste parole, ancora prima che la Guida sia stata vista!

Poveri uomini ignoranti! Chi educa il proprio corpo in modo così unilaterale da diventare per qualche momento insensibile per volontà del proprio spirito, non è per nulla un uomo straordinario. Quelli che lo ammirano somigliano ai fanciulli di secoli passati che stavano in contemplazione, con la bocca aperta e gli occhi scintillanti, davanti ai saltimbanchi gesticolanti, con una gran voglia di saper fare altrettanto.

Molti che oggi dicono di cercare la spiritualità e Dio non sono più avanti, sul terreno dello spirito, di quanto erano, sul piano terrestre, quei fanciulli d’un tempo!

Andiamo oltre con i nostri pensieri: questa gente vagabonda d’altri tempi, della quale ho parlato ora, perfezionandosi sempre più, divennero gli acrobati dei circhi e dei teatri di varietà. La loro bravura si sviluppò straordinariamente e ogni giorno molte migliaia di persone raffinate li guardano esibirsi con ammirazione sempre nuova, spesso scossi da un brivido.

Ma essi che guadagno ne traggono? Che cosa resta loro di quelle ore? Eppure alcuni di tali acrobati rischiano la vita in quegli spettacoli. Neppure la più piccola ricompensa! Infatti, anche nelle esibizioni più perfette, questi esercizi rimarranno necessariamente e sempre entro i limiti di un varietà e di un circo. Non serviranno che a divertire, ma non porteranno nessun utile all’umanità.

Oggi si cerca la misura per il grande Maestro in un’acrobazia del genere, ma trasferita su un piano spirituale!

Lasciate a questa gente i pagliacci dello spirito! Vedranno abbastanza presto dove tutto questo li porterà! Non sanno neppure che cosa otterranno. Vanno sognando che è vera grandezza spirituale quella che domina il corpo fino a guarirlo dai suoi malanni!

La formazione di queste persone è unilaterale e tutto ciò che è incompleto non produce che squilibrio e male fisico! Lo spirito non ne viene fortificato e il corpo ne viene soltanto indebolito! L’equilibrio necessario a una sana armonia del corpo e dello spirito viene compromesso e il risultato è che lo spirito, una volta affetto, si separa prima del tempo da un corpo martoriato che non può più garantirgli la robusta e sana costituzione necessaria alla sua esperienza terrena. Senza questa costituzione, lo spirito giungerà all’Aldilà senza la sua piena maturità e dovrà vivere un’altra volta la sua vita terrestre.

Non si tratta dunque che di giochi di prestigio dello spirito, eseguiti a danno del corpo terrestre che dovrebbe in realtà aiutare lo spirito. Il corpo appartiene a un momento dello sviluppo dello spirito. Ma se il corpo è indebolito e oppresso, non può essergli molto utile; le sue irradiazioni sono troppo fievoli per trasmettere allo spirito l’energia totale di cui ha bisogno nel mondo della materia.

Quando si vuole debellare una malattia, bisogna agire con lo spirito sul proprio corpo con un’energia estatica simile a quella che, su scala minore, permette di soffocare il dolore quando si ha paura del dentista.

Il corpo può sopportare tali stati di sovreccitazione una o più volte senza risentirne, ma non per una durata indefinita, senza suo grave danno.

Il maestro che fa o consiglia questo, non merita di essere un maestro, perché in questo modo offende le Leggi naturali della Creazione. L’uomo terrestre deve custodire il suo corpo come un bene che gli è stato affidato e cercare di stabilire una sana armonia tra lo spirito e il corpo. Se una fatica unilaterale turba quest’armonia, non c’è progresso né ascesa, bensì un ostacolo decisivo e radicale al compimento della sua missione sulla terra e, in generale, in tutta la materia. L’energia piena dello spirito, dal punto di vista della sua azione sulla materia viene così perduta, perché l’energia di un corpo terrestre non oppresso, ma in armonia con lo spirito, è sempre indispensabile per il suo compito!

Chi viene chiamato «maestro» su basi di questo genere è inferiore al suo discepolo, che non conosce affatto né i doveri dello spirito umano né le vie necessarie della sua evoluzione. È perfino una minaccia per lo spirito.

Presto e dolorosamente riconosceranno la loro pazzia.

Ogni falso maestro dovrà fare un’esperienza amara! La sua ascesa nell’Aldilà non potrà cominciare prima che l’ultimo di tutti coloro che avrà fermato o magari fatto uscire di strada con le sue frivolezze spirituali, si sarà ravveduto. Sarà bloccato nel suo cammino nell’Aldilà, anche nel caso fosse giunto intanto a una più alta conoscenza, poiché i suoi libri e i suoi scritti opereranno ancora su questa terra.

Chi consiglia esercizi di occultismo dona pietre al posto del pane e dimostra con questo di non avere il minimo presagio riguardo alla realtà dell’Oltretomba, e meno ancora alla stessa struttura dell’Universo!